Recensione Sony VAIO serie P (2a generazione)

Immagine 1 di 10

Abbiamo trovato difficile trovare qualcosa di positivo da dire nella nostra recensione della prima serie P di Sony. Sembrava che Sony avesse portato troppo lontano l'idea della miniaturizzazione, con la sua ricerca di ridurre un laptop alle dimensioni di una tastiera costringendo a sacrifici eccessivi. La società, stranamente, sembra averci ignorato. Ha deciso invece che la Serie P aveva solo bisogno di qualche altra modifica e avrebbe avuto un vincitore tra le mani.

Serie P scoperta

Tim Danton spiega come e perché Sony ha progettato la nuova serie VAIO P

Certamente, non ha avuto paura di suonare i cambiamenti, il più immediatamente ovvio è stato il suo stile. Non più sommesso e professionale, la nuova serie VAIO P grida "guardami!" nelle sue tre incarnazioni più colorate: verde vivido, rosa e arancione. Se sei un po' più schivo, sono disponibili anche versioni bianche e nere.

Sony ci ha coraggiosamente inviato la versione arancione per la revisione e dire che ha ricevuto una reazione mista sarebbe mentire. Abbiamo faticato a trovare qualcuno che non avesse qualche insulto da scagliare nella direzione della Serie P. La maggior parte dei commenti non è stampabile, quindi diciamo solo che le persone noteranno cosa c'è nelle tue mani se opti per l'arancione.

Qualunque colore tu scelga, ci sono alcuni bei tocchi di design da apprezzare. La maggior parte dei produttori si attiene a una tastiera grigia o nera non descrittiva, indipendentemente dai colori brillanti che la circondano, ma Sony abbina il colore dei tasti a quello dell'involucro e sicuramente aumenta l'impatto del design. Ci piace anche il modo in cui l'assetto curva intorno al lato del telaio quando la Serie P è chiusa.

Un cambiamento più sottile può essere visto su entrambi i lati dello schermo. I designer di Sony si sono resi conto che le persone usavano spesso la loro serie P per visualizzare documenti o siti Web e tenevano il laptop con i pollici appoggiati sul bordo dello schermo. Per semplificare la navigazione, hanno aggiunto un piccolo touchpad (che misura 16 mm x 16 mm) a destra dello schermo, con i pulsanti sinistro e destro a sinistra.

È un'idea strana e quando si è seduti a una scrivania sembra inutile. Per spostare il cursore da un lato all'altro dello schermo ci vogliono tre buoni passaggi e si frustra rapidamente. Quando sei in giro con la serie P funziona, tuttavia, in particolare quando utilizzi il GPS integrato e provi a navigare per le strade utilizzando il software di ricerca della posizione di Sony (fornito da Google Maps). Detto questo, dovrai essere paziente mentre aspetti che la radio GPS ottenga una correzione, e camminare per strada con un laptop aperto è molto meno discreto che con uno smartphone.

Sony include anche una bussola digitale, quindi dovresti sempre sapere in che direzione sei rivolto quando guardi una mappa, ma ancora più interessante è l'accelerometro. Questo capovolge la serie P in modalità verticale quando la metti in posizione verticale, il che può essere utile se stai leggendo un articolo web con una larghezza limitata. Sony sembra pensare anche che tu possa leggere libri e riviste digitali in questo modo, ma senza un touchscreen – e con solo 768 pixel di larghezza – non è un'esperienza piacevole.

Usabilità

Abbiamo sentimenti contrastanti anche sullo schermo stesso. Come con la prima serie P, la compressione di 1.600 x 768 pixel in una diagonale di 8 pollici rende il testo di sistema minuscolo e non è aiutato da un display leggermente screziato: i documenti di Word, ad esempio, sembrano sfocati. Un grande aiuto, tuttavia, è il nuovo pulsante Modifica risoluzione che si trova a destra dei pulsanti del mouse. Premilo e in un secondo la risoluzione passa a 1.280 x 600.